Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio
"Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti"
12° Congresso Internazione promosso dalla Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR):
"L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" Verona, 20 e 21 Novembre 2010.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/11/narcisismo-settarismo-e-antisettarismo.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html

martedì 18 ottobre 2011

Una coraggiosa testimonianza di Cristina Caparesi


8 marzo 2011 : Raffaella Di Marzio riceve l'avviso di archiviazione, per infondatezza delle notizie di reato, del procedimento che pendeva su di lei da tre anni. 
Sul suo blog, la Di Marzio condivide la sua gioia per questo fatto, dopo tre anni di persecuzione subita. Soprattutto a causa di affiliati ad un centro anti-sette estremista.
Tra i commenti portati, in quella occasione, da alcuni lettori, risalta la coraggiosa testimonianza della Dott.ssa Cristina Caparesi, corrispondente, insieme a Raffaella Di Marzio, per l'ICSA (International Cultic Studies Association) in Italia e responsabile di SOS Abusi Psicologici.


"Cara Raf, mi unisco al coro dei "finalmente" che già da più parti ti hanno inviato. Se ricorderai ti telefonai lo stesso giorno in cui ti arrivò il fatidico avviso. Erano passati diversi anni dal nostro ultimo colloquio ma quando mi accorsi di certi “movimenti strani” da parte di una nota persona dell’ambiente “antisette” capii che qualcosa di grave era già successo e decisi di avvertirti. Fu così che appresi in diretta della chiusura del tuo sito, appena avvenuta, mentre smarrita non riuscivi a capire cosa stesse succedendo. Ricordi? Io purtroppo lo avevo capito.
Negli anni precedenti ai tristi fatti che ti hanno visto protagonista (anni nei quali di Arkeon neanche si parlava pubblicamente e le indagini su di loro non erano iniziate) ero già stata testimone di una certa prassi della solita nota esperta per la quale la soluzione conflittuale (e possibilmente giudiziaria) doveva rappresentare la normale conclusione di rapporti di collaborazione con persone ed associazioni con interessi simili al suo. Non saprei se perché non sia in grado di rapportarsi con chi decida di interrompere una collaborazione con lei o perché voglia eliminare la concorrenza o per chissà quale altro motivo. Posso ben comprendere perché questo tipo di persone abbia la rara capacità di peggiorare i rapporti ed accendere gli animi, cosa della quale proprio non ci sarebbe bisogno nell’aiuto alle famiglie colpite dal fenomeno settario.
Particolarmente gravi furono le denunce verso Silvana R. che le costarono anni di procedimenti giudiziari i quali, pur chiudendosi con l’infondatezza della notizia di reato come per te, non le evitarono sofferenze, fastidi e spreco di risorse. Il tuo caso fu la ciliegina sulla torta e credo anche il più eclatante però solo uno degli ultimi in ordine cronologico. Permettimi anche di ricordare ancora l’assordante silenzio di altre associazioni di aiuto contro le sette che mai si sono dissociate da certi comportamenti anche dopo che alcuni di noi avevano cercato di informarli: associazioni pronte a fare una gran cagnara mediatica nel parlare della manipolazione mentale delle sette ma lacunose sui discutibili comportamenti di una sua parte.
Direi che questa nuova archiviazione chiuda il cerchio. Finalmente!
Mi chiedo quante volte ancora bisognerà disturbare la magistratura con notizie di reato infondate prima che sia palese a TUTTI della malafede esistente in certi ambienti antisette che con le loro azioni o con il loro silenzio hanno contribuito a destabilizzare ed ulteriormente estremizzare un campo di per sé estremista e dualistico quale quello del mondo settario. Certo non a favore delle vittime di sette o dei loro famigliari!
In attesa perciò che il mondo antisette italiano manifesti pubblicamente solidarietà a te e Silvana, brindo a questa tua vittoria. Presto potremmo scrivere un bell’articolo a più mani aggiungendo un nuovo capitolo sul fenomeno settario in Italia che potrà andare ad arricchire anche la letteratura straniera sull’argomento.
Con affetto
Cristina Caparesi
10 marzo 2011 11:30

sabato 1 ottobre 2011

Processo arkeon, gonfiate le deposizioni contro Moccia 1-10-2011


PROCESSO ARKEON, GONFIATE LE DEPOSIZIONI CONTRO MOCCIA
Continua la sfilata dei testimoni, ora anche a favore del maggiore imputato -
Quotidiano di Bari 1-10-2011
http://www.quotidianodibari.it/

... Nel corso dell'udienza svoltasi la settimana scorsa la deposizione di due testimoni dell'accusa convocati dal Pubblico Ministero, Carla C. e Massimo B., ha fatto registrare un inatteso colpo di scena. Secondo quanto è emerso dalle dichiarazioni dei testimoni infatti, i due avrebbero subito "pressioni" dirette da parte di altri testi principali del processo affichè scrivessero relazioni negative in merito alla loro esperienza in Arkeon, per un generico "studio sul metodo" condotto dal CeSAP, il centro studi barese da tempo dichiaratamente ostile a Moccia, relazioni poi utilizzate per attaccare il gruppo Arkeon. 
Entrambi i testi hanno anche affermato di aver "notevolmente gonfiato" il contenuto di tali dichiarazioni poichè così era stato chiesto loro, con particolare riguardo ai soldi spesi per la partecipazione ai seminari di Arkeon.  Nella ricostruzione della sua esperienza in Arkeon, Massimo B. ha inoltre dichiarato davanti ai Giudici della Seconda Sezione Penale di essersi lamentato in merito al comportamento di alcuni maestri direttamente con Moccia, il quale gli rispose che era libero di lasciare il gruppo e di comportarsi come meglio credeva: la testimonianza ha quindi evidenziato che non erano presenti forme di coercizione relative alla frequentazione dei gruppi da parte di Moccia.
Entrambi i testimoni, sempre nel corso dell'udienza del 20 settembre scorso, infine hanno riferito in merito all'  "esercizio dell'elemosina", confermando che veniva fatto durante i gruppi, ma aggiungendo che chiunque era libero di non prendervi parte senza subire alcuna pressione in merito.
Un'altra accusa mossa a Moccia era la sua presunta corresponsabilità nell'istigare i membri di Arkeon a non seguire cure appropriate in caso di malattia, affidandosi solo ai consigli dello stesso Moccia per la guarigione.
E' stato nuovamente un testimone dell'accusa, paradossalmente, a indicare ai componenti del collegio giudicante barese una verità diversa: il teste G. ha affermato che nessuno del gruppo Arkeon l'ha mai indotta a sostituire la terapia farmacologica e psicologica che aveva in corso, con procedure del metodo Arkeon.
Si torna in aula la prossima settimana, martedì 4 Ottobre.

(fdm)

da  Quotidiano di Bari  1-10-2011