Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio
"Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti"
12° Congresso Internazione promosso dalla Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR):
"L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" Verona, 20 e 21 Novembre 2010.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/11/narcisismo-settarismo-e-antisettarismo.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html

lunedì 11 maggio 2009

Arkeon e il silenzio degli onesti. 11-5-09

"Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti. La nostra vita comincia a finire il giorno che diventiamo silenziosi sulle cose che contano”. Martin Luther King.

C’è un risvolto nella vicenda arkeon, che mi interessa particolarmente: il silenzio di chi ha conosciuto direttamente il percorso di arkeon e la sua pulizia.
La frase di Martin Luther King che ho riportato sopra, descrive in modo estremamente calzante il mio sentimento.

Ho provato, nel corso dei mesi, a darmi delle spiegazioni.
E’ vero, il logorio determinato da tanti passaggi, tanti aspetti, in questa vicenda ha fatto la sua parte.
Ma credo ci sia dell’altro. Credo esista un senso recondito, e per certi aspetti, comune che ha generato forse questa “distanza”.
Certo il modo in cui è stato trattato il tema in televisione e sugli altri media, a partire dal Gennaio 2006 con Costanzo, poi “Mi manda rai 3” ancora nel 2006; per arrivare alla trasmissione “Terra” nell’Ottobre 2007, è stato talmente superficiale e fuorviante che immagino abbia generato uno stato di avvilimento per molte famiglie, così come è stato anche per me.
http://pietrobono.blogspot.com/2008/10/presidente-f.html
http://pietrobono.blogspot.com/2009/03/articoli-sulla-vicenda-arkeon-16-3-2009.html
http://pietrobono.blogspot.com/2009/03/arkeon-e-i-cervelli-lavati-19-3-2009.html

Anche il metodo utilizzato sul forum del CeSAP, di gettare cioè discredito, ridicolizzare e anche insultare apertamente coloro che avessero “osato” scrivere testimonianze non contrarie al lavoro di arkeon, ha certo fatto la sua parte.
Poi c’è stato l’intervento in forze della Digos durante l’incontro aperto di Roma da me organizzato insieme ad altri, per rendere possibile uno studio della vicenda da parte della studiosa Raffaella Di Marzio.
http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?storyid=148
Ma credo che l’elemento che più ha segnato le persone che avevano conosciuto arkeon, sia stato l’oscuramento del sito di Raffaella Di Marzio e il suo essere inserita tra gli avvisati di Garanzia.
(In data 24-2-2011 il G.I.P. Dott. Marco Guida di Bari, su richiesta dello stesso P.M proponente Dott. Francesco Bretone, archivia il procedimento PER INFONDATEZZA DELLA NOTIZIA DI REATO).
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2011/03/la-festa-per-qualcuno-e-finita.html

Questo passaggio e il contesto in cui è avvenuto, perlomeno per me, che ho sempre avuto fiducia e stima nelle Istituzioni, ha segnato una ferita profonda. E sono certo che sia stato il sentimento di molti.
Le centinaia di persone che avevano scritto con fiducia alla Dott.ssa Di Marzio per offrire la loro testimonianza, sono come scivolate in un silenzio ovattato.
E io credo di comprendere i sentimenti di costoro.

Solo uno sparuto gruppo eterogeneo di persone, non si è lasciato scoraggiare e intimidire. E li ringrazio di cuore.

Ho cercato, in questi ultimi mesi di alzare un po’ lo sguardo oltre la vicenda di arkeon.
Ciò che ho visto, non è stato affatto rassicurante.
A partire dal sito “Falsi Abusi”, ho cercato di documentarmi sia attraverso l‘interessante materiale riportato, sia attraverso i vari siti indicati.
http://www.falsiabusi.it/

Leggendo di questo e di altri argomenti attinenti, sempre mi rimbombava nella mente una parola: abuso, abuso, abuso…
Finché un giorno ho provato a mettere insieme i pezzi attraverso una banale domanda che mi sono posto: come si sente un bambino quando si rende conto di essere abusato?
E lì ho forse cominciato a comprendere.

Per come la vedo io, che non ho titoli, la definizione di abuso riguarda “la distorsione della verità”.
Ti spaccio una cosa per un’altra, una falsità per una verità. E faccio questo per mio interesse personale, utilizzando uno spazio di autorità su di te.
Spesso l’abuso, specie su minori, ha connotati sessuali.
In molti altri casi, viene consumato senza componenti di tipo sessuale.
Perché forse, e questa è una ipotesi determinante, in molti casi l’obiettivo dell’abuso non è la componente “sessuale”, ma il desiderio, il bisogno di rivendicare una qualche “autorità” sull’altro.
Quindi la finalità non è forse tanto “l’appagamento sessuale”, quanto piuttosto “il potere”, ottenuto spesso con il generare una sottomissione, un asservimento.

E’ evidente che, in questo ambito, ogni generalizzazione lascia il tempo che trova.
Ritengo però che farsi delle domande magari originali, sia più utile che darsi risposte scontate.

Rispetto all’abuso poi è risaputo che una consistente percentuale di “abusatori”, abbia ricevuto nell’infanzia a sua volta degli abusi.
Forse non è molto diverso dal meccanismo del “nonnismo” che un tempo vigeva nella cosiddetta “naja”.

Personalmente ho ben poca fiducia che la verità completa sulla vicenda arkeon possa venire a galla.
Troppi sono gli interessi e le coperture in gioco. Specie quelle istituzionali, l’ultima delle quali ho cercato di descrivere proprio l’altro giorno.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/05/arkeon-e-i-nuovi-bravi-questo-studio.html

Tornando però alla mia domanda iniziale, su come si senta un bambino che si accorge di essere abusato, credo di poter affermare che si senta proprio come un adulto che si accorga di essere abusato con l’appoggio di una istituzione: cioè impotente.
Un grande senso di rabbia per l’ingiustizia subita, una grande delusione e risentimento nei confronti di chi ritiene avrebbe dovuto in qualche modo proteggerlo (per il bambino, i genitori), una perdita di fiducia nel sentimento della comunità sociale e delle sue regole.

Questo, secondo me, è quello che è accaduto anche alle famiglie di arkeon.

Come ho detto, non ho più fiducia nella Giustizia.
Quando ho letto in una relazione della Digos di Bari che, il fatto di essersi costituiti come Associazione presso un notaio, era da considerarsi prova, per gli insegnanti di arkeon, della loro intenzione di delinquere, allora proprio, me lo si lasci dire, mi sono caduti del tutto i coglioni.
Queste sono le mani in cui sono finite le famiglie di arkeon.

Non ho più fiducia nella Giustizia, però ho fiducia in me, nelle persone oneste “di buona volontà” , che non sono poche, e soprattutto in Dio.
E la lezione più grande che ho imparato da questa vicenda, è che ciascuno può fare, se lo ritiene, la sua parte.
E ancor più che questo può rivelarsi forse, come viene chiamato in altri contesti ,“l’atto mancato” cioè la risposta che non avevo potuto dare, in precedenza nella mia vita, di fronte all’ingiustizia.

Per questo motivo desidero creare un’associazione contro questo genere di abusi, e per questo motivo desidero scrivere un libro che possa testimoniare questo abuso che stiamo subendo.
Perché TUTTO CIO’ NON E’ GIUSTO e non deve accadere anche ad altri innocenti.
Cosa è la vita senza una speranza di Giustizia?

Pietro Bono


"Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti. La nostra vita comincia a finire il giorno che diventiamo silenziosi sulle cose che contano”. Martin Luther King.

4 commenti:

Cosimo ha detto...

Stamane a Radio 24 si parlava del caso Cesare Battisti, condannato in Italia per 4 omicidi, rifugiato in Brasile e protetto dal governo brasiliano che rifiuta di concedere la sua estradizione in Italia in quanto i suoi sarebbero stati "crimini politici" e in Italia verrebbe torturato.

Che l’Italia sia un paese democratico e che la richiesta venga avanzata congiuntamente da un Governo di destra e da un Presidente della Repubblica di sinistra sembra non significare nulla per il Governo Brasiliano. Che l'opinione pubblica brasiliana secondo diversi sondaggi sial al 95%favorevole all'estradizione non conta. Il fatto è che Battisti sembra godere di ampie coperture politiche in Brasile, da parte di una minoranza di estrema sinistra molto potente nel partito al potere: per capirci l'avvocato di Battisti è il fondatore del partito. In effetti sembra che oggi il Parlamento Brasiliano terrà un'audizione sull'argomento ascoltando pareri terzi, nella quale verrà ascoltato (a favore di battisti) il responsabile del rogo di Primavalle (fuggito anche lui in Brasile) ma non i familiari delle vittime di Battisti cui non è stato concesso presenziare e riferire.
Mentre ascoltavo pensavo "niente di nuovo".
Ho voluto parlare di questo caso, così diverso dal nostro, perché dimostra come minoranze non molto visibili ma molto ben coperte possano procedere a dispetto di qualunque buon senso e di qualunque rigore istituzionale.
Purtroppo anch'io sono arrivato alla tua stessa conclusione: è un muro di gomma. Ma nessuno può impedirmi di fare la mia parte, per piccola che possa essere. E il farlo non dipende da una vocazione masochistica, ma semplicemente dal rispetto del percorso che ho fatto nella mia vita, che non rinnego anzi rivendico. Non rinuncio a credere che non sono la giustizia e le istituzioni che non funzionano, ma che sono singoli individui a usarle e a farsi usare non assumendosi le proprie responsabilità. Di fronte a ciò, io posso solo assumermi le mie, come so, come posso.

Anonimo ha detto...

Interessanti e l'articolo e il commento. Ci sarebbero molte riflessioni da fare. Adesso, più prepotente mi viene un titolo alternativo: "Il silenzio dei paraculi". Lo dico con la coscienza di esserlo in parte anch'io, con tutti i miei limiti e le mie incertezze. Però anche con la convinzione che chi fa, sbaglia, chi non fa non sbaglia. Allora è vero che questo è un gigantesco abuso, ma è anche vero che ad un certo punto si è adulti e vaccinati. Qualcuno dice che se le modalità fossero diverse, allora anche io forse. Se invece che la Tinelli ad Arkeon si fosse interessata l'Accademia di Stoccolma anche io sarei andato in prima fila ad applaudire. Se fossi milionario e non avessi un posto di lavoro. se. Ecc.ecc. Io sono meno saggio e generoso di Pietro e mi sembra che, ad un certo punto e con qualche riserva, l'ingiustizia o la si contrasta con i pensieri e la testimonianza o uno se ne fa complice.
Ciao
S&P

Anonimo ha detto...

Caro Pietro, non ho lo stesso modo saggio di esprimermi come tutti voi, hai solo tocato il punto che a me a fatto stuppire di trovare in Europa ed in questo caso l'Italia, il ripetersi forme ed attegiamenti purtroppo conosciuti in Sud America; anche quando "edulcorate", ci sono dei "artisti" in questo.

Cosimo, quando vivevo in Perù, già conoscevo il fatto che molti assassini del nazzismo e non solo, trovanano rifugio in Brasile, Uruguay,Paraguay, Chile, Colombia....come in altri Stati nel mondo; allora non sono molto stupita per la vicenda di Batisti.Purtroppo, "Business is Business ", questa è una realtà che ho capito e mi ha fatto dare le mie dimmissioni da una delle prime banque al mondo, dove ero; ho scelto.

Pietro sono molto, molto contenta di questa Associazione che vuoi creare e del tuo libro !Facci sapere....

Io rimango fiduciosa nella Giustizzia, per quanto mi riguarda, visto che in quella credo che ci siano ancora delle persone oneste e di grande corraggio e tendo a non mettere tutti nello stesso paniere, altrimenti siamo "fregati" !
Mi cadono le palpebre di quello che hai scritto nel tuo testo e come si percepisce Arkeon, come mi sono cadute le palpebre su certe persone al tempo(mi concentro su quelle che ancora sono di mia stima!)

Sai sono un po' "pazza" è una eredità di famiglia !

Un abbraccio,
Fabia

Francesco B ha detto...

Superando la mia abitudinaria riluttanza ad espormi, contribuisco al discorso sul Silenzio.
Secondo me, i metodi intimidatori perpetrati da coloro che hanno interesse ad usare il "caso Arkeon" per propri egoistici fini (eufemismo!) hanno contribuito a chiudere la bocca a molte persone, me compreso. Però un conto è la bocca ed un conto è la coscienza. Quest'ultima lavora meglio nel silenzio, in un tipo di silenzio; per poi esprimersi quando è matura e ... non ne può fare a meno.
Inoltre pare che si possa peccare oltre che in pensieri, parole ed opere, anche con le omissioni.
Buon Lavoro
Francesco