Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio
"Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti"
12° Congresso Internazione promosso dalla Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR):
"L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" Verona, 20 e 21 Novembre 2010.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/11/narcisismo-settarismo-e-antisettarismo.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html

giovedì 3 marzo 2011

Lettera al direttore sul Caso Arkeon - Ci scrive il difensore di Vito Carlo Moccia 2-3-11


Da “Quotidiano di Bari” 2-3-2011  http://www.quotidianodibari.it/

Lettera al direttore sul Caso Arkeon
Ci scrive il difensore di Vito Carlo Moccia

Dal difensore del sig. Vito Carlo Moccia, in riferimento ai ns. articoli comparsi nei giorni 20.02.2011 e 25.02.2011, rispettivamente intitolati "Arkeon: si suicida uno dei testi" e "Arkeon, processo rinviato ad aprile", entrambi a firma di Mirko Misceo. Riceviamo e pubblichiamo:



“Egregio Signor Direttore,

In merito agli articoli da voi pubblicati in data 20 febbraio2011 e del 25 febbraio 2011 rispettivamente dal titolo "Arkeon: si suicida uno dei testi"  e  "Arkeon, processo rinviato ad aprile"  ho rilevato una serie di inesattezze e di menzogne che per gravità sono seconde solo alla leggerezza e superficialità con le quali è stato trattato l'argomento, rafforzate dalla mancanza di fonti e da una narrazione più aneddotica che giornalistica. In primis, il fatto di cronaca al centro dell'articolo è completamente inesatto: si parla di un colpo di pistola del quale non si ha alcun riscontro nella realtà che anzi attribuisce le cause della morte ad altro mezzo.

Tralasciando questo dettaglio - che non credo sia tale per un articolo che vorrebbe essere di cronaca - l'identità del suicida ha lasciato credere al giornalista di essere autorizzato a manipolare a proprio piacimento importanti elementi relativi ad un processo in corso che vedevano il deceduto coinvolto in qualità di testimone dell'accusa. L'affermazione che il lavoro dei PM sia "sempre più arduo nel processo, contro la psicosetta"  è del tutto falsa poiché le dichiarazioni rese da Fornesi nel corso delle indagini, a seguito della sua morte, finiranno direttamente nel fascicolo del giudice e ciò senza alcuna possibilità da parte delle difese di contro-interrogare. Il legame tra l'episodio ed il processo in corso è, poi, decisamente pretestuoso e fazioso nei toni in cui viene spiegato: per collegare le due situazioni il giornalista arriva a distorcere la realtà, trasformando in pochi mesi i cinque anni trascorsi dalla ricezione dalla citazione con richiesta di danni.  Discorso simile può essere fatto per quanto riguarda il divorzio di Carlo Fornesi: difficile affermare che sia la principale causa del gesto, ma ancora più difficile affermare - come invece viene fatto - che esso sia recente, dal momento che invece la separazione dalla moglie è avvenuta quattro anni fa.  Altrettanto falso risulta essere, quanto riportato in merito al matrimonio, poiché non corrisponde al vero che questo sia avvenuto "durante una seduta di Arkeon": si è celebrato invece con rito cattolico presso una chiesa di Genova nel 2004.  Sarebbe inoltre interessante sapere come faccia l'autore dell'articolo ad essere a conoscenza di alcune confidenze fatte dalla moglie al dottor Fornesi, che come tali vengono riportate.  Così come misteriose risultano essere le minacce di morte che a detta dell'informatissimo giornalista centinaia di membri di Arkeon portano avanti: la completa mancanza di dettagli (inevitabile, dal momento che non vi è alcun riscontro fattuale) dimostra meglio di qualsiasi altra prova la completa falsità di quanto riportato.
La realtà dei fatti sembra suggerire che questa dichiarazione, come tutto l'articolo d'altronde, non si basi su dati concreti ma su voci e dicerie che non hanno riscontro con la realtà e che vengono qui riportate con il solo scopo di diffamare e di alterare un processo nei riguardi del quale la vostra testata si trasforma misteriosamente in organo di informazione a portavoce dell’accusa”.

Distinti saluti

Avv. Maria Chiara Zanconi