Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio
"Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti"
12° Congresso Internazione promosso dalla Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR):
"L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" Verona, 20 e 21 Novembre 2010.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/11/narcisismo-settarismo-e-antisettarismo.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html

sabato 21 marzo 2009

GRAZIE A VOI 21-3-2009

Sto riflettendo su due progetti.
Il primo è scrivere, con il contributo di chi si renderà disponibile, un libro-memoriale per raccogliere le testimonianze di questi ultimi anni, delle famiglie di arkeon.
Il secondo è quello di aprire uno spazio di accoglienza sia per persone e famiglie coinvolte in gruppi o culti a carattere coercitivo, sia per gruppi o culti demonizzati.
Di questi due progetti intendo scrivere presto.

Prima però ho una cosa da fare.
Voglio ringraziare due persone speciali.
La prima, anonima, si chiama “Amanda”.
La seconda, ho imparato a conoscerla in quest’ultimo anno, si chiama Raffaella Di Marzio.

Nell’Ottobre 2007 , a pochi giorni dagli avvisi di garanzia a persone di arkeon, il dibattito in rete su questo tema si fece vivace. Già da oltre 18 mesi sul forum del CeSAP era stato aperto il discorso su arkeon. Purtroppo però in quel luogo era impossibile dialogare senza essere riempiti di insulti o pesanti allusioni. Sul forum dell’ADUC, sembrò aprirsi uno spiraglio di confronto. Magari acceso, però possibile.
In quei giorni trovai questo post:
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=155444&L1=2800

da: Amanda
data: 18 Ottobre 2007
Vorrei rispondere e spiegare alcune cose, spero bene.E normale attendersi che un ente dedito ad un lavoro delicato come quello del CESAP abbia un consiglio di controllo con personalita del tutto indipendenti ed autorevoli nel diritto o nella scienza. E naturale pensare che un lavoro di controllo tanto delicato non possa essere svolto a livello di consiglio da semplici volontari e che questi non possano avere interessi familiari e professionali in comune tra loro (3 su 4!), soprattutto con chi dirige l'attivita operativa. E normale nelle aziende, a maggior ragione in un ente di questo tipo.
Non trovo poi piu il blog che ho citato e me ne scuso, ma neppure smentite o trasparenti spiegazioni dei metodi di azione, diciamo cosi, pre ed extra-giudiziali dell'ente CESAP. E un peccato che nessuno finora abbia voluto spiegare.Anche un contributo di critica interessante (psicologa di stato, etc) è sparito. Segnalo anche le preghiere dei neocatecumeni di non essere accomunati a coloro che adorano il maligno (e si sono macchiati di crimini orrendi), un'esigenza ovvia per cristiani, e trovo sconcertante la risposta dell'ente CESAP a questo proposito.
In molti paesi in questi anni accanto alla continua attenzione ai gruppi definiti sette, visti pero nel quadro del diritto umano all'associazione e alla libera scelta (che credo sia anche la posizione del Ministero degli Interni ,,,), si e sviluppata molta attenzione anche ai cosidetti "witch hunters" (cacciatori di streghe). Questo forse perche dal MedioEvo abbiamo imparato a temere molto piu gli inquisitori, con i loro roghi facili (come quello politico di Giovanna Arco) che le streghe.
Pochi forse qui sanno che le teorie tanto riportate dal CESAP di Margaret Singer sono state respinte dalla grande maggioranza degli esperti e psicologi americani come non vere, anche a livello ufficiale. Essi hanno anche trovato che i "fuoriusciti" dai gruppi che si impegnavano in gruppi "antisette" presentavano spesso sintomi patologici, al contrario di chi non lo faceva o che restava nei gruppi. Di conseguenza, le corti federali hanno rigettato del tutto le teorie del Dr. Singer che ha anzi dovuto ufficialmente ritrattare le sue posizioni. Non voglio discutere qui la bonta delle teorie di Margaret Singer, ma solo mostrare che esse non sono per nulla un sicuro riferimento - anzi una posizione isolata.
Alcuni enti contro le sette non aiutano i "fuoriusciti" a superare dispiaceri o traumi ma continuano a mantenere in loro un odio inesauribile, invece di renderli critici, liberi e capaci di fare i conti con una scelta sbagliata, insistendo invece nel farli sentire vittime meritevoli e bisognevoli di un risarcimento non economico ma di punizione. Si osserva a volte che l'attaccamento al capo di questi gruppi antisette e ancora piu patologico che quello al capo del gruppo da cui sono usciti. Quanto osservo su questo sito e su quello del CESAP e molto preoccupante in qeusto senso.
Normalmente la denuncia di crimini e un fatto individuale, gestito non da gruppi di cittadini. Persino gli utili telefoni per denunciare crimini contro i bambini non organizzano poi azioni extra-giudiziare ma affidano alla polizia la fase post-denuncia. Non accade questo con il CESAP.Alcun gruppi antisette infatti ritengono che il mondo non comprenda la gravita di quanto accade. Non gli basta la condanna di un individuo che ha commesso reati, ma vogliono la distruzione di tutti quanti li hanno feriti o delusi, o di chi non gli da ragione - anche quando questo non riguarda il diritto penale o civile.
Essi quindi organizzano campagne di stampa, molto efficaci dove il giornalismo e poco attento, e poi vere e proprie campagne di persecuzione verso coloro che essi hanno imparato ad odiare (e il loro odio e continuamente rinfocolato da chi gestisce le loro apparizione televesive, i loro interventi). Quanti difendono il gruppo sono chiamati "plagiati" e la loro testimonianza viene del tutto screditata.Preoccupa vedere come un certo Paolo nel forum del CESAP e stato subito minacciato di prigione, arresti, quasi che appartenere al gruppo oggi oggetto degli attacchi sia un reato di per se. L'obiettivo e creare un clima di terrore.
ANche se un gruppo e antipatico, o forse dice cose sbagliate, esso ha il diritto di riunirsi e di vivere liberamente. Spesso finisce il polverone con un assoluzione generale, non e successo nulla, o forse si scopre solo che non c era altro che qualche persona cattiva, tanta presunzione e un cattivo sistema di controlli. Ma il risultato e un grave danno per decine, centinaia di persone innocenti e piu soldi e fama per un ente "antisette".
Ho forse capito che si discute di qualche "fuoriuscito" che ha poi finanziato la campagna del CESAP contro ARKEON. Molto spesso chi non riesce a raggiugnere posti di rilievo dentro il gruppo o viene espulso o frustrato, usa poi tutte le sue risorse per distruggere i precedenti compagni. E uno squallido ma comune spettacolo. Ma anche qui manca la trasparenza del CESAP (quanti soldi? con che vincoli? chi controlla?).
La magistratura e anche la polizia non sono preparati a questo gioco e, come ha messo in luce qui qualcuno, non si preoccupa di infiltrare e forse di indagare a fondo: risulta effettivmaente che i seminari di ARKEON erano del tutto aperti.
Non credo che nessuno, CESAP compreso, sia troppo in alto per non essere discusso.


Questo post di “Amanda” ritengo fosse in risposta ad alcune “provocazioni” giunte da simpatizzanti del CeSAP per ciò che “Amanda” aveva scritto il giorno precedente:
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=155444&L1=2900

da: Amanda
data: 17 Ottobre 2007
Seguo con interesse questo dibattito. Mi interessa molto il lavoro del Cesap anche perche vedo la gratitudine verso Lorita Tinelli.Mi ha stupito pero che il consiglio del Cesap sia costituito da quattro persone, di cui, oltra la dottoressa, uno sembra essere il marito e l'altro suo fratello, entrambi dediti a tutt'altre attività (mi pare rilievi elettromagnetici). L'altro è uno sconosciuto. Perche non vi sono personalita di spicco? Viene lasciato isolato questo ente?Interessante l'insistenza sul plagio, anche per le implicazioni. Che tecniche usa la dottoressa Tinelli per combattere le sette che ha identificato? Ho letto su un blog che inizia a bloccare tutte le attivita manda fax con minacce ai luoghi dove si riuniscono, alberghi, ecc colpisce aziende che ritene collegate ecc. Agisce anche sui luoghi di lavoro? E vero? Ma in Italia questo e legale? Qui mi sembra di no. Grazie a tutti



Ciascuno può condivere o meno le opinioni di “Amanda”.
Intanto non credo sia casuale però che il CeSAP, in fretta e furia, rinnovò il Consiglio:
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=155444&L1=2700

da: Rinnovato il consiglio del CESAP
data: 24 Ottobre 2007
Qualcuno ha notato che dopo l'appunto di Amanda sul fatto che erano solo in quattro di cui due parenti e nessun competente in materia il consiglio del CESAP è cambiato? Tra l'altro datando il giorno prima del post. E accusavano Arkeon di cambiare il sito!Ma questa ha delle responsabilità sociali?


D'altronde nel CeSAP queste “modalità” erano ben presenti da tempo, come ci ha dettagliatamente descritto la Sig.ra Radoani, che del Consiglio Direttivo del CeSAP, aveva fatto parte.
http://www.asaap.org/documenti/cesap.pdf

Dettagli a parte, ciò che mi interessa quì dire, dal profondo del cuore, è grazie “Amanda”.
Non so se avrai modo di leggere queste righe.
Indipendentemente da ciò, “Amanda” che lo sappia o no, hai “salvato” tante famiglie e certo anche delle vite umane.
Quando infatti intervenne, nessuno di noi, credo, era consapevole in che calderone arkeon e le famiglie erano state gettate. Nessuno di noi conosceva né il contesto, né i riferimenti di questo strano mondo fatto di “sette” ed “anti-sette”.
In seguito alla sollecitazione di “Amanda” cominciai ad approfondire, finchè decisi di chiedere aiuto a qualcuno. Così scrissi a Raffaella Di Marzio.
http://www.dimarzio.it/srs/modules/news/article.php?item_id=148

Raffaella ha pagato, come credo sempre abbia fatto, e continua a pagare in prima persona, per il coraggio di non entrare nel coro. E di farsi, di volta in volta, una sua personale opinione e una sua personale ricerca sul campo.
Per non aver voluto anche lei mangiare la “zuppa” precotta della Dott.ssa Tinelli, dispensata a piene mani alla Digos ed alla Procura di Bari, alla SAS, al GRIS, all’Ordine Psicologi Puglia, ai Codacons Puglia, ai media, a tutte le associazioni anti-cult italiane ed europee e Dio solo sa’ a chi altri.
In fondo, entrare in quella squadra, poteva dare anche a lei dei risultati, come del resto è stato intanto per taluni.
http://www.altrapsicologia.it/elezioni-enpap/cig-sud-lorita-tinelli.asp
http://www.osservatoriopsicologia.it/chi_siamo/


Raffaella no, non ha chinato il capo. E prontamente è stata punita, con i sistemi che ben abbiamo imparato a conoscere.

Raffaella, prima di essere brutalmente censurata, con l’oscuramento del suo sito http://www.dimarzio.it/srs/ , e con un Avviso di Garanzia - il cui testo stranamente quasi coincide con la lettera della Dott.ssa Tinelli https://groups.google.com/forum/#!msg/it.cultura.newage/o5pIJPpzxyE/8Ms0T_XDHC4J - aveva raccolto molte testimonianze.
E certo Raffaella è anche al corrente delle tante soverchierie messe in atto contro le famiglie di arkeon.
E sono certo che, appena le sarà consentito dalla Procura di Bari, riprenderà la sua ricerca sul caso arkeon. Immagino con un occhio ancora più attento, se possibile.
(In data 24-2-2011 il G.I.P. Dott. Marco Guida di Bari, su richiesta dello stesso P.M proponente Dott. Francesco Bretone, archivia il procedimento PER INFONDATEZZA DELLA NOTIZIA DI REATO). 
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2011/03/la-festa-per-qualcuno-e-finita.html


Raffaella sa’ delle minacce, delle persecuzioni, delle distorsioni, delle prevaricazioni, anche delle vere e proprie induzioni a gesti estremi di autolesionismo.
E certo, a suo tempo saprà cosa fare, nell’ambito scientifico, di queste informazioni.

Così Raffaella desidero ringraziarti pubblicamente: Grazie di cuore.
Anche tu, e certo ne sei cosciente, hai salvato solo con la tua presenza silenziosa di questi mesi, tante famiglie dalla frantumazione.
Soprattutto hai accolto, finché ti è stato possibile, lo smarrimento e in qualche caso, il grido di dolore di tante famiglie, con estrema umanità e con estremo rispetto, così come immagino hai sempre accolto il grido di aiuto dei fuoriusciti dai culti e delle loro famiglie.
Grazie per averci trattati come “persone”, e non come “appestati”.

Pietro Bono