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Descrizione tratta da unilibro:
http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-eliacheff_caroline_soulez_lariviere_daniel/sku-12413367/il_tempo_delle_vittime_.htm
Nella società democratica, alla figura della vittima spetta ormai il ruolo che un tempo era proprio dell'eroe. E questa la constatazione da cui prende le mosse l'analisi della psicanalista Caroline Eliacheff e dell'avvocato Daniel Soulez Larivière.
I due autori hanno condiviso le loro competenze e le loro esperienze per indagare l'attuale fenomeno dell'onnipresenza delle vittime nella società contemporanea. La tesi è semplice ma, prima d'ora, nessuno era mai riuscito a illustrarla così chiaramente.
Dagli anni ottanta si è fatto strada, perlomeno nelle democrazie occidentali, l'atteggiamento vittimistico per cui una persona - o un gruppo - quando subisce un danno o un torto non solo chiede un risarcimento concreto ma diventa un simbolo carico di emotività, capace di sottomettere alla sua volontà tutti gli ingranaggi istituzionali e politici di una nazione.
E se questa è la diagnosi dello stato di salute della nostra società, la prognosi è gravissima: di questo passo si può arrivare a distruggere la democrazia, e le stesse vittime, almeno quelle vere, non ne ricavano un reale vantaggio.
E se questa è la diagnosi dello stato di salute della nostra società, la prognosi è gravissima: di questo passo si può arrivare a distruggere la democrazia, e le stesse vittime, almeno quelle vere, non ne ricavano un reale vantaggio.
Stiamo consegnando la nostra civiltà all'irrazionalità di un approccio emotivo e allo strapotere dei media, che sulle emozioni costruiscono audience. E per questo che i due autori di questo libro si sono assunti il rischio di parlare delle vittime con un tono diverso da quello della compassione.
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