Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio
"Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti"
12° Congresso Internazione promosso dalla Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR):
"L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" Verona, 20 e 21 Novembre 2010.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/11/narcisismo-settarismo-e-antisettarismo.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html

giovedì 25 giugno 2009

Arkeon: urge una "CARTA DI NOTO" 25-6-2009

Nel 1996 prese forma la CARTA DI NOTO - Linee guida deontologiche per lo psicologo forense. Documento nato dalla collaborazione interdisciplinare tra avvocati, magistrati, psicologi, psichiatri, criminologi e medici legali dopo il convegno "Abuso sessuale sui minori e processo penale", tenutosi a Noto il 9 Giugno 1996 ed organizzato dalla Prof.ssa de Cataldo Neuburger e dall’Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali…
http://www.privacy.it/codeonpsicolforense.html

Nel 2002, la Carta venne rivista e integrata.
“Il presente aggiornamento della Carta di Noto del 1996, che costituisce ormai un riferimento costante per giurisprudenza, letteratura e dottrina, è stato reso necessario dalle innovazioni legislative intervenute nel frattempo e dall’evoluzione della ricerca scientifica in materia.
Le linee guida che seguono devono considerarsi quali suggerimenti diretti a garantire l’attendibilità dei risultati degli accertamenti tecnici e la genuinità delle dichiarazioni, assicurando nel contempo al minore la protezione psicologica, nel rispetto dei principi costituzionali del giusto processo e degli strumenti del diritto internazionale…”
http://www.falsiabusi.it/area_giur/giurispr/02.htm
http://www.falsiabusi.it/area_giur/giurispr/11.htm

Una delle cose che risalta nel caso arkeon, è l’assoluta mancanza di un qualche protocollo, inteso a definire le procedure per intervenire in questi casi delicati e controversi.
Chiunque, privato cittadino o gruppo organizzato può, per il momento, alzarsi un bel mattino e dare dell’ADEPTO o della SETTA a chiunque altro.
Insomma chiunque, indipendentemente dal motivo che lo muove, può cercare di rovinare la vita a tante persone e famiglie, senza che vi sia una procedura a tutela di quella che può rivelarsi una vera e propria persecuzione.

Molto banalmente, se una persona da’ del “pazzo” a qualcun altro pubblicamente, può rischiare una denuncia per diffamazione.
Al contrario se qualcuno da’ della “setta” o “dell’adepto” a qualcuno, anche se l’accusa risulta essere infondata, può farlo liberamente.

Un altro aspetto ancora più inquietante e drammatico è il ruolo dei consulenti.

Tutti sanno che la vicenda arkeon ruota intorno allo “studio” compiuto sul gruppo dalla Dott.ssa Tinelli del CeSAP.
http://www.asaap.org/documenti/cesap.pdf
http://pietrobono.blogspot.com/2009/06/arkeon-facciamo-il-punto-1-8-6-2009.html

- Pare di capire, ad esempio, che in tale studio non sia stato esplicitato il modello teorico utilizzato, così da permettere la valutazione critica dei risultati.
L’unico modello che traspare, è quello autoreferenziale. Dove chi prova a portare una qualunque critica è, per forza di cose nella migliore delle ipotesi un “plagiato”. E’ il modello che altrove appellavo “ILLUMINATODADIO” (credo sia interessante notare che è il modello, che non prevede contraddittorio, preferito dalle “sette”, quelle vere).
http://pietrobono.blogspot.com/2009/03/articoli-sulla-vicenda-arkeon-16-3-2009.html

- Ne, a quanto sembra, pare siano state utilizzate metodologie e criteri riconosciuti affidabili dalla comunità scientifico di riferimento.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/03/arkeon-e-il-concetto-di-lavaggio-dl.html

Proprio questi ultimi due punti sono i pilastri, non a caso, della CARTA DI NOTO.

Insomma ci si è dati, per dirla in parole povere, ad una banale e cruenta diffamazione prima e persecuzione poi, dove, a distanza di secoli, sembrano rispuntati le modalità e i metodi da vera Inquisizione.
http://pietrobono.blogspot.com/2009/06/arkeon-il-procedimento-civile-per.html

In uno stato di diritto ci si aspetterebbe ben altro.

Per questo motivo ritengo improrogabile la stesura di un documento che ponga un argine a questa follia che ha stravolto la vita a centinaia di famiglie.
Dove il pregiudizio e l’ignoranza infestano le coscienze.
Dove la prepotenza e non il diritto, la fanno da padrone.

Quanto tempo dovremo ancora attendere per vedere un barlume di buon senso e di civiltà in questa vicenda?

Pietro Bono

venerdì 5 giugno 2009

Arkeon e il prezzo della verità 6-6-2009

Tortura delle parti offese”.

Quando ho sentito per la prima volta questo concetto, al Convegno “Abusi, falsi abusi e scienze forensi”, mi è venuta la pelle d’oca.

http://www.falsiabusi.it/archivio/eventi/pfafflin.htm

Il caso dei fratellini di Basiglio è emblematico: un ragazzino di 13 anni accusato di abusare della sorellina più piccola e strappato alla famiglia, senza alcun preavviso, il giorno del suo compleanno. Persone dei servizi sociali, che tempo dopo lo accompagnano sotto casa sua, e dall’auto gli indicano la finestra illuminata, e gli promettono che, se lui conferma le accuse, potrà tornare finalmente a casa dai suoi genitori.

http://www.tempi.it/interni/004493-una-guantanamo-bambini

http://www.tempi.it/004492-un-odissea-ancora-aperta

http://www.tempi.it/interni/001261-unordinaria-follia

http://www.tempi.it/interni/001039-la-legge-del-pi-isterico

http://www.tempi.it/interni/00966-una-pura-spaventosa-formalit

http://www.tempi.it/interni/002071-accuse-da-favola

Questo è solo un piccolo esempio di cosa significhi “tortura delle parti offese” in questi contesti.

E per queste torture, e per la “follia” e l’esaltazione che circonda questi casi, decine e decine di persone sono morte in questi anni. Di crepacuore, ma anche suicide per l’infamia di un marchio ricevuto ingiustamente.

Insieme alla bellezza indiscutibile della vita, si mescolano anche zone di orrore. Così come del resto avviene forse anche all’interno di ogni animo umano, nell’eterna lotta tra il bene e il male, tra unione e separazione.

Nessun settore viene forse risparmiato, nemmeno quelli il cui mandato appare particolarmente importante e rappresentativo.

http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2022070/2

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/02/20/savino-troppe-connivenze-bisogna-subito-fare-pulizia.html

http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_19/imarisio_genova_8e710f84-1464-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml

http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_22/rizzo_0bd8b934-16bf-11de-a7e8-00144f486ba6.shtml

“Le cavallette”, come altrove le ho chiamate, sanno come cibarsi di queste e di altre contraddizioni.

http://www.centrostudi-ancoragenitori.it/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=790

http://www.claudio-rise.it/ilpadre/il_padre.htm

Ciò che cerco di dire, anche se mi imbarazza perché mi pare che nessuno abbia il coraggio di farlo con chiarezza, è una verità scomoda.

Negli ultimi 10-15 anni, nelle tematiche relative ai falsi abusi su minori, ha dovuto scorrere tanto sangue innocente, e tanti bambini sono stati “torturati”, convinti da “esperti” incompetenti di aver subito abusi, e coinvolti in folli circhi mediatici e insensati processi. Solo il coraggio dei genitori e degli insegnanti che sono riusciti a sopravvivere a tali ingiustizie, grazie alla passione di esperti prudenti e misurati, ha portato a sedimentare una esperienza che si sta sempre più consolidando. Esperienza che si rivela di vitale importanza per tutti coloro che sono coinvolti immotivatamente e ingiustamente in vicende analoghe.

Non ho motivo di credere che avverrà diversamente per il caso di arkeon e per gli altri casi di false identificazioni di “sette”.

Prima che venga consolidata una esperienza che possa tutelare chi viene accusato ingiustamente e a sproposito di appartenere a una “setta”, passerà del tempo. E molti dovranno patire ingiustamente.

Il mio non è certo un augurio, è semplicemente un’osservazione oggettiva, che trova riscontro in tanti episodi.

http://pietrobono.blogspot.com/2009/05/arkeon-e-la-verita-16-5-2009.html

Ad aggravare questo è a mio avviso una mentalità “malata”. Direi meglio, “perversa”.

Il CeSAP, come anche i suoi corrispondenti e corrispettivi nel campo delle tematiche relative ai minori, alla resa dei fatti, non mi pare che mirino in realtà a una composizione famigliare, ma personalmente mi pare che in sostanza spingano spesso verso una spaccatura del concetto e della realtà di ciò che è famiglia.

Qualche esempio ho già cercato di farlo, ma certo ci sarebbe ben altro da dire.

http://pietrobono.blogspot.com/2009/03/arkeon-e-i-cervelli-lavati-19-3-2009.html

In comune questi due movimenti, gli anti-sette e talune associazioni, hanno dalla loro la capacità di influenzare l’immaginario e soprattutto, il pre-giudizio collettivo.

Parole come PEDOFILO, ADEPTO, SETTA non possono lasciare indifferenti nessuno.

E non credo sia un caso che, a quanto ho avuto modo di approfondire, nella quasi totalità dei casi poi rivelatisi dei “falsi abusi”, quelli che scientificamente si chiamano “falsi positivi”, il tentativo era spesso di dimostrare la presenza di “sette” più o meno sataniche che si sarebbero dedicate agli abusi sui bimbi.

http://www.falsiabusi.it/Modena/home_modena.htm

http://www.falsiabusi.it/brescia/home_bs.htm

http://www.falsiabusi.it/rignano/home_rf.htm

Le parole PEDOFILO, ADEPTO, SETTA, motivate o meno che siano, lasciano indistintamente una scia di sangue.

Questo, a mio modesto avviso, è il motivo per cui sono state usate anche contro arkeon.

E questo è, per quel che mi riguarda, il motivo della querela per diffamazione contro coloro che coscientemente e scientificamente hanno alimentato con scritti e con parole questa forma di delegittimazione e di “linciaggio”.

E che queste forme di “estremismo”, tendano in realtà al disgregamento della Famiglia e dei valori della intera Comunità sociale, generando sospetto e intolleranza, non sono solo io a dirlo.

http://www.tempi.it/esteri/002077-i-soliti-sospetti

http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_03/trento_vietato_fotografare_figli_c15c1e88-612d-11dd-ab06-00144f02aabc.shtml

http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_04/estate_divieti_d29533b4-6200-11dd-bd3f-00144f02aabc.shtml

Pietro Bono