L’altra sera a “Super Quark”, è stato trasmesso un bel documentario sui bisonti dei parchi d’America. Ho appreso con stupore in quella trasmissione che, a fronte di una popolazione attuale di circa 5.000 bisonti, all’inizio del secolo scorso erano rimasti soltanto 26 esemplari di questo maestoso animale. Inoltre, ho appreso che addirittura, la specie autoctona dei lupi grigi era stata sterminata definitivamente in quei territori già dal 1926, e che la reintroduzione del lupo in quei territori era stata compiuta negli ultimi anni, utilizzando la specie del lupo bruno Canadese. In questo modo si era quindi ricostituito una sorta di equilibro naturale, precedentemente azzerato da talune devastanti tendenze umane.
Riflettevo su questi comportamenti umani che paiono andare ben oltre la ricerca anche solo del più bieco profitto economico. Ma che invece paiono quasi mirare alla distruzione di qualunque forma e simbolo di bellezza, fierezza e naturalezza.
Riflettevo di queste cose guardando il televisore nel reparto di medicina in cui ero stato ricoverato nella tarda mattinata. E non riuscivo, davanti a quelle stupende immagini di una lotta cruenta ma leale tra i lupi e i bisonti, a non pensare alle analogie con l’attacco e il tentativo, che di leale non ha certo nulla, di “sterminio” e di persecuzione delle famiglie di arkeon.
E la mia mente tornava alla mattinata. Tornava ai pensieri che sull’ambulanza mi affollavano la mente mentre, tappezzato da fili di ogni tipo, mi infilavano la maschera dell’ossigeno.
Ero stato messo d’urgenza sull’ambulanza dopo una visita urgente del cardiologo, per un violento e preoccupante dolore al petto. La cosa buffa, in tutto questo trambusto, è che alle domande del cardiologo, mi veniva quasi da rassicurarlo sulle mie condizioni e, quasi per giustificarmi, mi veniva da dirgli: “…non si preoccupi dottore, è solo che ho avuto un periodo un po’ stressante e soprattutto ho ricevuto ultimamente brutte notizie…”. Infatti mezz’ora prima avevo ricevuto notizie allucinanti sul caso arkeon. E anche altre, altrettanto inquietanti, la sera precedente.
In tutto questo non potevo non pensare alle tante vicende di “crepacuore” di cui avevo letto in questi ultimi mesi. Di persone come Don Govoni e tanti altri che, accusati ingiustamente, sono stati trafitti da tanta ingiustizia, tanta cattiveria e ottusità.
http://www.falsiabusi.it/Modena/home_modena.htm
A guardarlo dall’ambulanza, il teatrino che intorno alla vicenda arkeon si è costituito negli ultimi tre anni, veniva quasi da ridere. Guardare alla burocratica giurisprudenza con cui alcuni giudici si erano pronunciati sostenendo che verso il lavoro e le famiglie di arkeon non c’era stata alcuna diffamazione, faceva venir da ridere. Quasi morire…dal ridere.
Pensare, ascoltando la sirena dell’ambulanza, agli ultimi criminali titoli dei giornali: “Il progetto della setta: violentarle per guarirle”, faceva pensare al verosimile progetto di certi Centri Studi: “violentare la verità per eliminarli…”.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=254006&IDCategoria=1
Così sull’ambulanza mi ascoltavo e mi sentivo in pace con me stesso e con la mia vita. L’unica preoccupazione andava ai miei figli ancora i tenera età. E a mia moglie.
Un desiderio però restava.
Quello di poter salutare le tante persone, le tante famiglie incontrate nel percorso di arkeon, che mi hanno accompagnato e incoraggiato in questi anni.
Ho intenzione d vivere ancora a lungo.
Ho diversi progetti nel cuore.
La lezione di questi giorni mi porta a prendere una decisione che ho rimandato a lungo per mesi.
Ora, evidentemente, non ho più molto da perdere. Soprattutto non ho più tempo da perdere.
E questo senso di libertà mi ripaga del dolore provato in questi anni per tutte le bugie lette, per tutte le cattiverie, le menzogne e i palesi “intenti distruttivi” di quattro gatti rancorosi formati in un Centro di documentazione che certo non merita questo nome e che in sede del Procedimento Civile a Bari, in cambio di “clemenza”, pare abbia chiesto il mio silenzio, insieme a quello di Cosimo e della Dott. Di Marzio. Che spettacolo penoso!
http://pietrobono.blogspot.com/2009/06/arkeon-il-procedimento-civile-per.html
Ora ho solo il desiderio di riprendere una vita normale. Non ho più intenzione di privarmi dell’amicizia, dell’affetto e della compagnia di tante persone, tante famiglie meravigliosamente normali che mi sono infinitamente care. Perché è questo che mi spacca il cuore, e non certo il risentimento di persone che prima hanno fatto di tutto per rovinare la propria vita ed ora si sono dedicate al tentativo di rovinarla ad altri.
Così ho organizzato, nella prima metà di Settembre in centro Italia, un incontro tra le famiglie che hanno condiviso l’esperienza di arkeon e che hanno il piacere di rivedersi in serenità.
Sarà una giornata informale, non un seminario. Un’occasione per incontrarci e stare semplicemente insieme in uno dei luoghi più cari a San Francesco, e magari percorrere un tratto del cammino e del sentiero a lui dedicato.
Intanto un abbraccio sentito a tutti.
Pietro
Riflettevo su questi comportamenti umani che paiono andare ben oltre la ricerca anche solo del più bieco profitto economico. Ma che invece paiono quasi mirare alla distruzione di qualunque forma e simbolo di bellezza, fierezza e naturalezza.
Riflettevo di queste cose guardando il televisore nel reparto di medicina in cui ero stato ricoverato nella tarda mattinata. E non riuscivo, davanti a quelle stupende immagini di una lotta cruenta ma leale tra i lupi e i bisonti, a non pensare alle analogie con l’attacco e il tentativo, che di leale non ha certo nulla, di “sterminio” e di persecuzione delle famiglie di arkeon.
E la mia mente tornava alla mattinata. Tornava ai pensieri che sull’ambulanza mi affollavano la mente mentre, tappezzato da fili di ogni tipo, mi infilavano la maschera dell’ossigeno.
Ero stato messo d’urgenza sull’ambulanza dopo una visita urgente del cardiologo, per un violento e preoccupante dolore al petto. La cosa buffa, in tutto questo trambusto, è che alle domande del cardiologo, mi veniva quasi da rassicurarlo sulle mie condizioni e, quasi per giustificarmi, mi veniva da dirgli: “…non si preoccupi dottore, è solo che ho avuto un periodo un po’ stressante e soprattutto ho ricevuto ultimamente brutte notizie…”. Infatti mezz’ora prima avevo ricevuto notizie allucinanti sul caso arkeon. E anche altre, altrettanto inquietanti, la sera precedente.
In tutto questo non potevo non pensare alle tante vicende di “crepacuore” di cui avevo letto in questi ultimi mesi. Di persone come Don Govoni e tanti altri che, accusati ingiustamente, sono stati trafitti da tanta ingiustizia, tanta cattiveria e ottusità.
http://www.falsiabusi.it/Modena/home_modena.htm
A guardarlo dall’ambulanza, il teatrino che intorno alla vicenda arkeon si è costituito negli ultimi tre anni, veniva quasi da ridere. Guardare alla burocratica giurisprudenza con cui alcuni giudici si erano pronunciati sostenendo che verso il lavoro e le famiglie di arkeon non c’era stata alcuna diffamazione, faceva venir da ridere. Quasi morire…dal ridere.
Pensare, ascoltando la sirena dell’ambulanza, agli ultimi criminali titoli dei giornali: “Il progetto della setta: violentarle per guarirle”, faceva pensare al verosimile progetto di certi Centri Studi: “violentare la verità per eliminarli…”.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=254006&IDCategoria=1
Così sull’ambulanza mi ascoltavo e mi sentivo in pace con me stesso e con la mia vita. L’unica preoccupazione andava ai miei figli ancora i tenera età. E a mia moglie.
Un desiderio però restava.
Quello di poter salutare le tante persone, le tante famiglie incontrate nel percorso di arkeon, che mi hanno accompagnato e incoraggiato in questi anni.
Ho intenzione d vivere ancora a lungo.
Ho diversi progetti nel cuore.
La lezione di questi giorni mi porta a prendere una decisione che ho rimandato a lungo per mesi.
Ora, evidentemente, non ho più molto da perdere. Soprattutto non ho più tempo da perdere.
E questo senso di libertà mi ripaga del dolore provato in questi anni per tutte le bugie lette, per tutte le cattiverie, le menzogne e i palesi “intenti distruttivi” di quattro gatti rancorosi formati in un Centro di documentazione che certo non merita questo nome e che in sede del Procedimento Civile a Bari, in cambio di “clemenza”, pare abbia chiesto il mio silenzio, insieme a quello di Cosimo e della Dott. Di Marzio. Che spettacolo penoso!
http://pietrobono.blogspot.com/2009/06/arkeon-il-procedimento-civile-per.html
Ora ho solo il desiderio di riprendere una vita normale. Non ho più intenzione di privarmi dell’amicizia, dell’affetto e della compagnia di tante persone, tante famiglie meravigliosamente normali che mi sono infinitamente care. Perché è questo che mi spacca il cuore, e non certo il risentimento di persone che prima hanno fatto di tutto per rovinare la propria vita ed ora si sono dedicate al tentativo di rovinarla ad altri.
Così ho organizzato, nella prima metà di Settembre in centro Italia, un incontro tra le famiglie che hanno condiviso l’esperienza di arkeon e che hanno il piacere di rivedersi in serenità.
Sarà una giornata informale, non un seminario. Un’occasione per incontrarci e stare semplicemente insieme in uno dei luoghi più cari a San Francesco, e magari percorrere un tratto del cammino e del sentiero a lui dedicato.
Intanto un abbraccio sentito a tutti.
Pietro